Esperienza al vostro servizio
Maurizio Cassano
Milanese, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica di Milano, dal 1986 è iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e dal 1995 all’Albo dei Revisori dei Conti.
Amministratore Unico dalla sua costituzione, il Dott. Maurizio Cassano attualmente è fondatore ed Amministratore Unico di C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI s.r.l., fondatore ed Amministratore Unico di STUDIO CASSANO s.r.l..
Già Vicepresidente nazionale e Presidente per Milano e provincia di CONFLAVORO PMI, Confederazione delle Piccole e Medie Imprese, fonda e dirige come Presidente nazionale CONFITALIAPMI, Associazione che rappresenta la cultura, la creatività e l'impegno imprenditoriale della Piccola e Media Impresa, che in essa trova informazione, rappresentanza degli interessi generali, rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni.
Curatore fallimentare e liquidatore giudiziale, nonché Consulente Tecnico del Giudice del Tribunale di Milano, vanta un’esperienza trentennale nel campo della consulenza fiscale, tributaria, societaria ed amministrativa.
Pubblicista per le maggiori testate economico-fiscali italiane, esperto in tema di legge sulla Privacy, relatore ai corsi istituiti presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano in riferimento alla normativa sulla tutela dei dati personali, ha pubblicato per le edizioni Il Sole 24 Ore “La privacy negli studi professionali e nelle imprese di servizi”.
Relatore ai principali congressi europei in tema di tecnologie dell’ e-commerce ed informatica applicata all’area contabile/ fiscale, presiede un gruppo di ricerca europea su sistema informatico di quarta generazione per la creazione di un ERP gestionale finalizzato alla gestione della contabilità in multilingua e multifiscalità territoriale (progetto Logres, brevetto e marchi registrati).
Docente ai Master in Organizzazione e Tecnologie dell’E-Commerce, organizza e conduce seminari di aggiornamento in ambito contabile /fiscale per aziende medio – grandi.
Già membro del Collegio dei Sindaci dell’A.L.E.R. di Bergamo, membro del Collegio dei Sindaci di un primario Consorzio di Credito, ha una consolidata esperienza di Revisore dei Conti nei principali Comuni dell’hinterland milanese.
Nell’ambito degli enti culturali no-profit, già membro del Collegio dei Revisori della Fondazione Boschi – Di Stefano di Milano, è Segretario Generale della Fondazione Carlo Colla & Figli, ente culturale milanese riconosciuto a livello internazionale.
La sua peculiarità è quella di affiancare l’imprenditore con un supporto gestionale fortemente strategico e proattivo, non soltanto nella risoluzione delle problematiche legate alla gestione ordinaria dell’azienda ma anche e soprattutto in operazioni straordinarie, come acquisizioni all’estero, accordi societari e commerciali particolarmente articolati e complessi, occupandosi altresì di finanza straordinaria.
Il valore della consulenza, di background internazionale, messa a disposizione dallo STUDIO CASSANO, si basa sulla capacità di analizzare ed elaborare dati dinamici, valutando caso per caso in modo approfondito e fornendo la soluzione più idonea in ogni specifica esigenza della PMI, della azienda multinazionale e degli Enti pubblici e privati.
chi siamo
Studio Cassano
Lo STUDIO CASSANO nasce agli inizi degli anni '80 dall'attività professionale del Dott. Maurizio Cassano, iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano ed all’Albo dei Revisori dei Conti.
Lo STUDIO del Dott. MAURIZIO CASSANO si è sempre contraddistinto per l’ integrità morale, la correttezza e l’indipendenza professionale.
In circa 35 anni di attività si è affermato, a livello nazionale ed internazionale, come una delle realtà professionali più significative ed ha progressivamente allargato il raggio di azione, le competenze e la gamma di servizi offerti.
Notevoli sono gli sforzi di aggiornamento e formazione professionale della struttura, il cui riflesso nei confronti della clientela è volto a mantenere il tradizionale rapporto personale di fiducia cliente – professionista, nell'ambito della consulenza amministrativa, fiscale, legale e societaria, dalla nascita e costituzione dell’impresa, durante la sua evoluzione e nel processo di internazionalizzazione.
Caratteristiche chiave dello STUDIO CASSANO sono il tempestivo flusso di notizie verso il cliente, la conoscenza approfondita delle problematiche, un lavoro interdisciplinare interno ben coordinato, l’uso degli strumenti tecnologici più sofisticati ed all’avanguardia.
Si avvale di propri modernissimi centri elaborazione dati, C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI S.r.l. e STUDIO CASSANO S.r.l.
E' composto da circa venti persone fra dipendenti, collaboratori e personale di supporto, principalmente laureati in economia e commercio o diplomati in materie tecnico-commerciali.
Lo STUDIO CASSANO opera in consolidata partnership con alcuni primari studi di consulenza notarile e legale e con consulenti del lavoro interni, per integrare e completare la gamma di servizi a disposizione del cliente, proponendosi comunque e sempre quale interlocutore unico ed affidabile punto di riferimento per la risoluzione di gran parte delle problematiche della piccola – media impresa e della grande azienda multinazionale.
Aree di Intervento
Il valore della consulenza, di background internazionale, messa a disposizione dallo STUDIO CASSANO, si basa sulla capacità di analizzare ed elaborare dati dinamici, valutando caso per caso in modo approfondito e fornendo la soluzione più idonea in ogni specifica esigenza della PMI, della azienda multinazionale e degli Enti pubblici e privati.
Il Partner ideale per:
- Piccola - media impresa
- Grande azienda multinazionale
Siamo specializzati in
Assistenza per costituire imprese e/o società e per espletare tutte le conseguenti formalità amministrative e burocratiche presso i vari enti per la predisposizione di:
– atti costitutivi;
– statuti;
– contratti;
– consulenza in materia di trasformazioni, fusioni, scissioni societarie;
– cessione ed affitto d’azienda;
– scioglimento e liquidazione dell’attività aziendale;
– gestione della crisi dell’impresa e nell’ipotesi di mancata ripresa della stessa;
– assistenza in fase di procedure concorsuali, quali il fallimento;
– valutazioni del patrimonio aziendale e relazioni di stima;
– assistenza per arbitrati, conciliazioni, vertenze giudiziali e stragiudiziali.
Lo Studio fornisce valida assistenza in tutti i campi della normativa fiscale-tributaria sia alle persone fisiche che a quelle giuridiche:
– dichiarazioni fiscali;
– assistenza nelle verifiche fiscali.
Viene fornita assistenza a soggetti sottoposti a controlli e verifiche da parte di organi dell’Amministrazione Finanziaria.
Lo Studio Cassano, con sede operativa situata a pochi metri dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano e Regionale della Lombardia, offre il servizio di assistenza e consulenza fiscale in ogni fase del ricorso tributario sia per i clienti (persone fisiche ed aziende) che per conto di altri professionisti, gestendo tutti gli aspetti riguardanti il pre-contenzioso e il contenzioso tributario.
Lo Studio del Dott. Maurizio Cassano ha comprovata esperienza con risultati certi e competenze specifiche nei ricorsi tributari avverso:
– Avviso di accertamento IVA e/o imposte dirette a seguito di processo verbale di constatazione o di segnalazione centralizzata;
– Accertamento sintetico da redditometro (articolo 38 D.P.R. 600 del 1973);
– Accertamento da Studi di Settore;.
– Cartella di pagamento per controllo automatico e/o formale (rispettivamente artticoli 36 bis e 36 ter del D.P.R. 600 del 1973);.
– Avviso di rettifica e liquidazione per maggior valore di cessione immobili ai fini dell’imposta di Registro, Catastale ed Ipotecaria;.
– Accertamento per tributi locali (ICI, Tarsu; Imposta Comunale sulla Pubblicità, Tosap, etc..);.
– Provvedimento di diniego degli Uffici Amministrativi/Agenzia delle Entrate (rimborsi, condono, etc..)
– Silenzio Rifiuto contro rimborso “imposte non dovute”;
– Silenzio Rifiuto contro rimborso Irap lavoratori autonomi ed agenti di commercio privi di autonoma organizzazione (articolo 38 D.P.R. 602 del 1973).
Svolge pianificazioni fiscali a breve termine personalizzate per i propri clienti sulla base della normativa in vigore. Inoltre, offre un servizio d’aggiornamento continuo in materia di novità fiscali e personalizzazione della strategia fiscale in relazione alle singole esigenze, consulenza in sede di dichiarazione dei redditi, assistenza in sede di contenzioso tributario (istanze di sgravio, accertamenti con adesione, ricorsi) dinanzi agli Uffici Finanziari ed alle Commissioni Tributarie.
Lo Studio interviene in:
– piani di risanamento aziendale;
– piani di consolidamento e di ristrutturazione del debito;
– concordati giudiziali e stragiudiziali;
– procedure di fallimento;
– piani industriali di rilancio dell’azienda;
– studio ed analisi di start-up.
Vengono effettuati:
– l’ analisi della convenienza riguardante la scelta della figura giuridica dell’ente non profit (ONLUS, fondazione, associazione riconosciuta o non);
– lo studio dello statuto;
– la redazione dei rendiconti sia ai fini istituzionali che fiscali;
– l’analisi, l’ impostazione e la redazione del bilancio sociale, anche con riferimento ad enti profit.
Lo Studio supporta l’impresa per la predisposizione di tutte le misure di sicurezza previste dalla vigente normativa in tema di trattamento dei dati personali (comuni e sensibili) (Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196):
– predisposizione del Documento Programmatico sulla Sicurezza e relativi allegati tecnici;
– predisposizione dell’Organigramma Responsabilità, Ruoli ed Incarichi;
– elaborazione delle Lettere di incarico e lettere di nomina ai soggetti che effettuano il trattamento;
– analisi delle Banche Dati utilizzate con individuazione della tipologia di dato personale trattato (se comune o sensibile);
– analisi dell’infrastruttura informatica utilizzata e conformazione della stessa alla normativa vigente;
– analisi delle credenziali di accesso, modalità di composizione e periodicità di cambiamento;
– mantenimento degli standard di sicurezza.
In particolare STUDIO CASSANO S.r.l. è stato scelto da ITHRAA, Ente Pubblico per lo sviluppo dell’OMAN quale Ufficio di Rappresentanza sul territorio italiano.
STUDIO CASSANO assiste le aziende nella promozione dei propri servizi e prodotti in Oman ed all’estero, ricercando partner controparti estere, verificando le possibili fonti di finanziamento esistenti sia statali, regionali e comunitarie. Garantisce un supporto in tutte le operazioni che si rendono necessarie per stabilire una solida presenza nei mercati internazionali, individuando e segnalando reali opportunità commerciali e fornendo poi il supporto necessario per tradurle in un risultato economico positivo, attraverso le seguenti operazioni:
- Assistenza all’impresa con strumenti efficaci di strategia, marketing e comunicazione, al fine di guidarne l’ingresso in un nuovo mercato estero con la metodologia più consona alla tipologia dell’azienda stessa e agli obiettivi prefissati;
- Identificazione dei potenziali interlocutori che lavorano nell’area di interesse e ricerca di potenziali partners locali già presenti nel mercato target con cui instaurare un’alleanza strategica finalizzata alla creazione di un modello di business che potrà migliorare le performance di entrambe le imprese;
- Assistenza legale e tributaria per garantire un competitivo ed efficace inquadramento fiscale nel mercato straniero per poter usufruire al meglio delle agevolazioni che alcuni governi locali mettono a disposizione di chi guarda a nuovi mercati per espandere il proprio business;
- Consulenza al fine dell’individuazione del percorso di internazionalizzazione più funzionale alle esigenze dell’impresa; assistenza nella predisposizione di un piano di penetrazione nel mercato target estero attraverso una rete mirata di agenti; selezione e individuazione di un distributore realmente funzionale alla tipologia del prodotto.
Con l’introduzione dell’accordo Basilea 2, lo Studio affianca il Cliente nella gestione dell’area finanziaria, in particolare nella gestione della concessione del credito ai clienti, e promuove presso il sistema bancario e creditizio la ricerca delle soluzioni finanziarie più vicine alle esigenze aziendali.
Viene effettuata l’analisi delle richieste di credito, delle scelte sui tempi e modalità di concessione di credito ai Clienti, partecipando attivamente alla pianificazione della tesoreria per affrontare eventuali tensioni di liquidità.
Ricerca le possibili fonti di finanziamento ordinarie e/o speciali e individua le garanzie da concedere; redige piani aziendali per la pianificazione strategica e introduce sistemi di autovalutazione degli aspetti economici e reddituali con analisi per indici e flussi.
Lo Studio valuta la situazione economico-finanziaria dell’impresa, soprattutto per quanto riguarda l’evoluzione del fatturato, individua quali garanzie reali e personali possano essere presentate a fronte di una richiesta di affidamento e, infine, stila una reportistica con tutte le informazioni qualitative e andamentali, senza dimenticare l’esposizione complessiva dell’impresa e le sue esigenze di credito.
Assiste l’Azienda nella richiesta delle linee di credito finalizzate a:
– investimenti materiali per l’acquisto di macchinari, attrezzature, strumenti, automezzi, impianti;
– investimenti immateriali per lo sviluppo tecnologico, riorganizzazione aziendale;
– ristrutturazione ed acquisto immobili aziendali;
– fido di cassa;
– anticipo fatture e portafoglio;
– anticipo import ed export;
– interventi di aumento di capitale sociale.
La Fiscal Due Diligence, soprattutto nelle operazioni straordinarie, è uno strumento fondamentale.
Attraverso un’analisi approfondita, vengono focalizzati gli aspetti critici di un’impresa e della sua attività, valutati nell’ottica del potenziale investitore, il quale ha come obiettivo quello di massimizzare il profitto, di contenere l’assunzione di rischi e di limitare al massimo l’esborso finanziario.
Lo Studio è in grado di effettuare verifiche sulla posizione fiscale di una determinata società o gruppo, relativamente a:
· la corretta interpretazione e applicazione della normativa fiscale ordinaria e straordinaria vigente;
· l’individuazione delle aree a rischio;
· la rilevazione di potenziali responsabilità;
· gli scenari fiscali in caso di acquisizione o vendita di società;
· i benefici fiscali futuri;
· l’adeguamento ai nuovi regolamenti e gestione di precedenti irregolarità, sfruttando le opportunità concesse dalla legge.
Predispone quindi un documento cui sono evidenziati i risultati dell’analisi ed in particolare le aree di criticità che l’investitore deve tener in considerazione.
Lo Studio, grazie ai propri consulenti del lavoro interni, garantisce ai propri clienti un’attenta e competente gestione di tutti gli aspetti contabili, economici, giuridici, previdenziali, fiscali scaturenti dai rapporti di lavoro intrattenuti dalle aziende.
I settori in cui opera sono costituiti da ogni tipo di impresa, dalle piccole a quelle di grandi dimensioni, di ogni settore produttivo, avendo affinato una particolare esperienza di gestione di quasi tutti i contratti collettivi stipulati sia in sede nazionale che nelle realtà aziendali.
Il Cliente ha la possibilità di fruire non solo della completa gestione dei rapporti di lavoro dal momento della loro costituzione alla loro estinzione,(comprese le assistenze in sede ispettiva, contenzioso ecc,) ma anche della sola consulenza, attraverso interventi di volta in volta richiesti per la soluzione di particolari problemi o per l’adempimento a specifici obblighi imposti dalla legge o dagli organi di vigilanza in materia di lavoro.
Lo Studio in particolar modo è estremamente competente nell’assistenza e rappresentanza dell’azienda nelle vertenze extragiudiziali davanti le commissioni di conciliazione ed in sede di arbitrato, promosse da lavoratori dipendenti, da autonomi e parasubordinati.
Le aree di intervento sono le seguenti:
CONSULENZA CONTRATTUALE:
Gestione delle diverse tipologie di Contratti Collettivi di Lavoro.
Interpretazione e applicazione delle norme anche tramite confronti con le Associazioni di Categoria.
CONSULENZA PREVIDENZIALE ED ASSISTENZIALE:
Inquadramento previdenziale delle Aziende.
Inquadramento INAIL (valutazione rischi).
Contenzioso e ricorsi INPS e INAIL.
Consulenza pensionistica.
CONSULENZA GIURIDICA:
Interpretazione ed applicazione delle norme di Legge in materia di lavoro.
Stesura contratti individuali di lavoro.
Legge Biagi: apprendistati, contratti d’inserimento, contratti a progetto, ecc.
Assistenza nell’applicazione delle normative disciplinari (contestazioni e provvedimenti).
Vertenze individuali di lavoro: assistenza del Cliente nelle trattative presso gli Uffici del Lavoro o in sede stragiudiziale.
CONSULENZA SINDACALE:
Trattative sindacali.
Procedure per cessioni rami d’azienda.
Procedure di Cassa Integrazione (Ordinaria e Straordinaria).
Procedure di mobilità.
Il centro di servizi interno, STUDIO CASSANO S.r.l., si occuperà delle seguenti adempienze:
Elaborazione dei cedolini svolta interamente all’interno da personale specializzato;
Prospetti contabili: prima nota, ratei e TFR
Adempimenti annuali: CUD, 770, autoliquidazione INAIL;
Data reporting;
Elaborazione budget aziendali;
Gestione pratiche Collocamento: assunzioni, trasformazioni e cessazioni.
Denunce d’infortunio.
Esame circa la ragionevolezza di piani di risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa e di riequilibrio della sua situazione finanziaria (ex art. 67 3° comma lettera d) L.F.);
Esame circa la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità dei piani inerenti i ricorsi per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo (ex art. 161 3° comma L.F.);
Esame circa l’attuabilità degli accordi di ristrutturazione dei debiti in particolare circa la loro idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei agli accordi (ex art. 182 bis L.F.);
Gestione delle soluzioni negoziate della crisi di impresa;
Gestione della procedura fallimentare con svolgimento di attività di accertamento del passivo fallimentare con la valutazione di tutte le domande di ammissione alla procedura presentate dai creditori concorsuali, liquidazione del patrimonio fallimentare e riparto del ricavato tra creditori.
Revisione legale di bilanci di esercizio e bilanci consolidati ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39;
Revisione volontaria di bilanci, di situazioni contabili infra annuali e semestrali per finalità informative interne ed esterne; Assistenza ai Collegi Sindacali che assumono l’incarico di revisione legale;
Verifiche periodiche circa la regolare tenuta della contabilità;
Pareri di congruità nei rapporti di concambio o dei prezzi di emissione di nuove azioni con esclusione di diritto d’opzione;
Processo strutturato di audit basato sull’interazione costante e tempestiva con la direzione aziendale, allo scopo di identificare i principali gap nel sistema di controllo interno e di formulare raccomandazioni utili per la definizione di piani di azione per l’evoluzione dell’architettura di controllo;
Verifiche di conformità delle procedure e dei comportamenti aziendali a specifiche norme di legge, regolamenti o su richiesta di autorità di controllo.
Assistenza nella soluzione di problematiche di natura contabile;
Consulenza in materia di principi contabili IAS-IFRS;
Progettazione o adeguamento dei piani dei conti, procedure e manuali contabili;
Assistenza e redazione della reportistica interna;
Identificazione di azioni per il miglioramento del capitale circolante;
Check-up della situazione finanziaria;
Analisi della struttura dei costi aziendali;
Esame della marginalità dei singoli prodotti/unità di business;
Studio e valutazione del sistema di controllo interno;
Assistenza nell’implementazione del controllo di gestione.
Per l’elaborazione dei dati contabili lo Studio si avvale della propria struttura, C.S.E. CENTRO STUDI ECONOMICI s.r.l.
Aggiornamenti & Fiscalità
Rassegna Fiscale
Le ultime notizie del giorno
Dalle rottamazioni maxi buco da 63 miliardi su 111,2 attesi
Le 4 rottamazioni delle cartelle hanno coinvolto debiti per 161,7 miliardi. L’adesione alla definizione agevolata ha cancellato sanzioni e interessi facendo scendere a 111,2 miliardi le somme dovute. Ma la decisione di accedere alla rottamazione spesso è stata strumentale ovvero per guadagnare tempo e sospendere i pignoramenti di stipendi e conti correnti. Molti contribuenti, pagata la prima rata, sono tornati nell’ombra, aprendo i ‘buchi della rottamazione’ che i dati forniti ieri dall’Agenzia delle Entrate permettono di aggiornare. Se la rottamazione quater procederà al traguardo con i tassi di adesione attuali, il conto finale delle 4 rottamazioni porterà incassi per 48,2 miliardi, cioè il 43,3% del dovuto. Per l’altro 56,7%, ovvero 63 miliardi, bisognerà riprovare con gli strumenti ordinari. Rispetto al debito totale iniziale, comprensivo di sanzioni, interessi e aggi, la flessione è di 113,5 miliardi, il 70,2%.
Per la nuova sanatoria rischio corto circuito su multe, perdita di gettito e rateizzazioni
La Lega fa pressing per la quinta rottamazione delle cartelle che scommette sulla maxidilatazione dei pagamenti fino a 10 anni. La misura, tuttavia, rischia di partire già azzoppata. In commissione Finanze al Senato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone ha evidenziato criticità ‘tecniche’ che vanno dall’esclusione delle multe stradali agli otto mancati pagamenti di rate tollerati. Senza dimenticare la potenziale perdita di gettito sull’andamento dei flussi di cassa di gran lunga inferiori rispetto a quelli di una riscossione ordinaria. Per le sanzioni amministrative diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o contributive, l’applicazione della nuova rottamazione non viene limitata ai soli interessi. Non essendo presente una quota capitale, i crediti per violazioni al codice della strada verrebbero abbattuti integralmente, determinando uno stralcio e non consentendo all’ente creditore di incassare alcun importo. Altro punto critico risiede nelle conseguenze della dilazione dei pagamenti su un arco di 10 anni.
I colpi di spugna del Fisco: condonati 100 miliardi di euro
Gli ultimi sei Governi hanno condonato debiti fiscali per quasi 100 miliardi di euro: una somma che vale quattro manovre di bilancio di medie dimensioni. A pagare pegno sono stati soprattutto l’Inps e gli altri enti previdenziali che hanno visto bruciare quasi 50 miliardi di euro, mentre l’Erario ha rinunciato a circa 27 miliardi e i Comuni a quasi 10 miliardi. In proporzione ai loro debiti, enti previdenziali e sindaci hanno sofferto il dazio più pesante, perché sono state condonate rispettivamente il 16,6% e il 15,2% delle loro cartelle, mentre per lo Stato la perdita di gettito potenziale si è fermata al 9,7%. Più che il valore unitario dei debiti cancellati, a colpire è l’ampiezza della platea dei soggetti coinvolti. La prima edizione ha interessato 14 milioni di italiani, titolari di 82 milioni di mini-cartelle. La prima replica ha coinvolto 2,9 milioni di persone e 9 milioni di cartelle e la terza ha abbracciato 6,9 milioni di debitori e 27 milioni di cartelle. Totale: 118 milioni di iscrizioni a ruolo finite nel nulla.
Def, crescita 2025 verso il +0,8-0,9%
L’aggiornamento del programma di finanza pubblica atteso alle Camere entro il 10 aprile ritoccherà al ribasso le previsioni di crescita. Ma di poco. Sui numeri si sta ancora lavorando, ieri l’Ufficio parlamentare di bilancio ha inviato al Mef le proprie osservazioni alla bozza di quadro macroeconomico tendenziale elaborato dal Tesoro. La partita dovrebbe chiudersi la prossima settimana. Con un risultato che dovrebbe puntare a una crescita dello 0,8-0,9% per quest’anno, per viaggiare nei dintorni dell’1% nel 2026 e nel 2027. La revisione, quindi, per ora resta limitata nell’ordine dei 3-4 decimali rispetto al +1,2% ipotizzato a ottobre per il 2025, e si riduce ulteriormente nel biennio successivo.
Limiti ai documenti per gli appelli instaurati dal 5 gennaio 2024
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 36/2025 depositata ieri, ha stabilito che è illegittimo il divieto di produzione in appello di deleghe, procure e altri atti di conferimento di potere rilevanti ai fini della legittimità della sottoscrizione degli atti. Nessuna illegittimità, invece, per il divieto di deposito delle notifiche degli atti impugnati. Inoltre, le nuove regole sul divieto di produzione documentale devono applicarsi ai giudizi di appello instaurati dal 5 gennaio 2024 e non ai procedimenti di primo grado avviati da tale data. Ricordiamo che il decreto di riforma del processo tributario ha modificato la disciplina delle nuove prove in appello (articolo 58 Dlgs n. 546/1992). Incostituzionale la norma che prevede l’entrata in vigore delle nuove regole ai giudizi instaurati in secondo grado dal giorno successivo alla sua entrata in vigore (5 gennaio 2024), anziché ai giudizi di appello il cui primo grado sia instaurato dopo tale data. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Rito tributario ko sulle prove’ – pag. 24)
I bonus edilizi restano alla società scissa se lo prevede l’accordo
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello 82/2025, ha chiarito che nelle scissioni, i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi, acquisiti da terzi, quindi, caricati nel cassetto fiscale della scissa, possono essere trasferiti alle beneficiarie o, in caso di scissione parziale, possono rimanere in capo alla scissa, secondo le volontà indicate nel progetto di scissione, in quanto sono autonomi elementi del patrimonio della scissa, ripartibili liberamente tra le varie società coinvolte nell’operazione straordinaria. Secondo l’Agenzia i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi non sono riconducibili alle ‘posizioni soggettive’, pertanto non devono obbligatoriamente essere attribuiti ‘alle beneficiarie e, in caso di scissione parziale, alla stessa società scissa, in proporzione’ al patrimonio netto trasferito. Questi crediti rappresentano invece un autonomo elemento del patrimonio della scissa. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Scissione, i crediti da superbonus sono ripartibili liberamente’ – pag. 27)
Rendiconto clienti fornitori per i soggetti identificativi Iva
Entrerà a regime il 1°luglio 2030 il sistema di comunicazione digitale delle operazioni intraunionali, previsto dal pacchetto Vida e, sempre dalla stessa data, i Paesi membri potranno imporre ai soggetti stabiliti, così come agli identificati, analoghi sistemi di rendicontazione delle operazioni domestiche. La Commissione europea distingue tra fatturazione elettronica e comunicazione digitale dei dati fiscali transazione per transazione. L’obiettivo è superare i modelli Ctc, come il clearance model italiano, che impone la validazione preventiva delle fatture tramite il Sistema di interscambio. Tuttavia, gli Stati membri potranno mantenere obblighi di comunicazione specifici per garantire la riscossione dell’Iva e contrastare l’evasione. Fino al 2030, i Paesi Ue potranno usare sistemi di rendicontazione senza fatturazione elettronica. Dopo tale data, la trasmissione dei dati dovrà seguire gli standard En 16931, con sintassi Ubl e Cii. Gli Stati con sistemi preesistenti, come l’Italia, potranno mantenerli fino al 2035.
Nell’impresa sociale saranno detassati gli utili destinati a riserva
L’impresa sociale sta acquisendo crescente rilevanza nel panorama economico, grazie anche al riconoscimento della DG Competition del 7 marzo. Sebbene l’assenza di un regime fiscale agevolato abbia inizialmente limitato il suo sviluppo in Italia, la riforma del Terzo settore ha portato a oltre 5mila nuove iscrizioni nel Registro imprese. Il regime di detassazione degli utili accantonati ha sicuramente attratto nuovi operatori, ma la scelta dell’impresa sociale non è legata solo al fisco. Infatti, fattori come governance, assetti proprietari e bilancio giocano un ruolo chiave. Dopo la riforma, la quota di cooperative sociali è scesa sotto il 70%, con una maggiore presenza di società di capitali, associazioni e fondazioni. L’impresa sociale è adatta per attività di interesse generale con modalità commerciali, dove il lavoro è centrale rispetto al volontariato. Essa deve rispettare vincoli di trasparenza e gestione, inclusa la redazione del bilancio d’esercizio e sociale. Pur operando nel mercato, mantiene finalità civiche e di utilità sociale, con un divieto generale di distribuzione degli utili, giustificando così il regime fiscale agevolato.
L’iscrizione al Runts consentirà alle ex Onlus di accedere al 5 per mille
Per accedere al 5 per mille dal prossimo anno le Onlus dovranno essere iscritte al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Le Onlus già accreditate presso le Entrate e presenti nell’elenco pubblicato sul sito dell’Agenzia non sono tenute ad accreditarsi nuovamente in sede di iscrizione al Runts, ma sono automaticamente iscritte al 5 per mille per il 2026. Sarà comunque compito della Onlus verificare la propria presenza nell’elenco permanente e inserire attraverso la piattaforma Runts il proprio Iban. Il mancato passaggio al Runts rischia di far perdere le somme risultanti dalle scelte effettuate nella dichiarazione 2025 erogate nel 2026.
Cartelle, 13 milioni di recidivi
Cartelle esattoriali. In dieci anni più di 13 milioni di contribuenti hanno collezionato più ruoli. Ci riferiamo ai c.d. recidivi che rappresentano il 60% dei 22,3 milioni di carichi iscritti a ruolo. Il 43% dei debitori presenta cartelle per importi sotto i mille euro. Ma, nel magazzino monstre da 1.272 miliardi di euro la parte del leone la fanno poco più di un milione di debitori con pendenze giganti, che arrivano a superare i 100 mila euro. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone ha chiarito che l’87% del valore di magazzino è riferibile a 1,32 milioni di contribuenti con debiti residui superiori a 100 mila euro. Circa il 43% dei 22,3 milioni di contribuenti presenta debiti residui inferiori a mille euro, pari allo 0,2% del carico residuo. Il 40% dei 1.279,8 miliardi, ammette Carbone, è di difficile recuperabilità.
Rottamazione quater a tre vie
Per ottenere la riammissione alla rottamazione quater il decreto Milleproroghe ha previsto tre diverse modalità: integrativa, sostitutiva e parzialmente sostitutiva. A seconda della tipologia di debiti inseriti nelle domande trasmesse successivamente alla prima richiesta di riammissione nella definizione agevolata delle cartelle si determinano infatti tre differenti effetti con altrettante e differenti risposte dell’Ader contenute nella comunicazione degli importi dovuti. Per quanto concerne la domanda integrativa, la dichiarazione di riammissione può essere integrata entro il 30 aprile 2025 relativamente ai soli debiti contenuti nell’istanza ‘originaria’ della rottamazione quater per i quali è scattata la decadenza entro lo scorso 31 dicembre. La presentazione della domanda sostitutiva ha l’effetto di sostituire in toto la prima istanza. La domanda parzialmente sostitutiva, invece, sostituisce solo in parte la prima.
Oneri pluriennali, rimborso Iva
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 20/E di ieri, ha dato il via libera al rimborso dell’Iva relativa alle spese di migliorie su beni strumentali per l’attività appartenenti a terzi: gli oneri per lavori di miglioramento, trasformazione o ampliamento di beni altrui, detenuti in base ad un titolo di lunga durata quale un contratto di locazione o di comodato, ai fini della rimborsabilità dell’imposta possono essere equiparati agli acquisti di beni ammortizzabili, ancorché si considerino tali agli effetti delle imposte sui redditi. Questo perché, ai fini dell’Iva, occorre fare riferimento, piuttosto che alla predetta nozione, a quella di ‘beni d’investimento’ impiegata nell’ordinamento della Ue. Con il documento di prassi amministrativa l’Agenzia ha abbandonato la posizione restrittiva sull’interpretazione dell’art. 30, lett. c), del Dpr n. 633/1972, per allinearsi a quello che costituisce oramai l’orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità.
Uk, sui non domiciliati si cambia
Restyling in vista per il regime fiscale dei non domiciliati nel Regno Unito. Soggetto a riforme significative, culminate nel marzo 2024 con la proposta di abolizione del regime esistente, ora attende l’introduzione di nuove regole a partire dal 6 aprile 2025. Ma ci sono dubbi. Alcuni interventi come quello sull’imposta di successione, appaiono penalizzanti, soprattutto per gli old residents e per i trust. Le nuove misure potrebbero, dunque, soprattutto nel breve periodo, non avere l’appeal fiscale necessario per attrarre nuovi residenti. Anzi, potrebbe innescarsi un’emorragia di old residents: non tanto contribuenti facoltosi quanto professionisti, dirigenti e imprenditori. Che lasciando il Regno Unito porterebbero all’estero prezioso know-how.
Novità Fiscali
Le ultime notizie del giorno
Modello F24 (sezione Inps) - Soppressione delle causali contributo relative ad alcuni Enti Bilaterali
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 22/E del 28 marzo 2025, ha disposto la soppressione delle causali contributo relative ad alcuni Enti Bilaterali, così come richiesto dall’Inps. Le causali soppresse sono:
- ‘VITA’ denominata ‘CASSA RISCHIO VITA – Cassa Assicurativa per il rischio vita per i lavoratori dipendenti dell’industria alimentare’;
- ‘EBAI’ denominata ‘EBAIS – Ente Bilaterale Artigianato Industria e Servizi’;
- ‘EBCA’ denominata ‘EBICA STUDI LEGALI – Ente Bilaterale CSE ANAI degli Studi Professionali Legali’;
- ‘EART’ denominata ‘Ente Bilaterale Confimprese Italia – CSE dell’Artigianato – EBICC Artigianato’;
- ‘EBIM’ denominata ‘Ente Bilaterale Confimprese Italia – CSE – EBICC Multiservizi’;
- ‘EBTR’ denominata ‘Ente Bilaterale Confimprese Italia – CSE – EBICC Trasporti’;
- ‘EBIF’ denominata ‘EBIFORM – Ente Bilaterale per la Formazione Professionalizzante’;
- ‘EBLE’ denominata ‘EBILTER – Ente Bilaterale del Terziario’;
- ‘EBNS’ denominata ‘EBINS – Ente Bilaterale Nazionale Scuola’;
- ‘EBFC’ denominata ‘EBSA – Ente Bilaterale Nazionale Sicurezza Antincendio, Installazione, Manutenzione, Progettazione e Formazione’;
- ‘EBVS’ denominata ‘E.N.Bi.Art. – Ente Nazionale Bilaterale dell’Artigianato’.
Istituzione dei codici tributo per il versamento della tassa automobilistica erariale, di sanzioni e interessi, dovuti a seguito dell’atto di accertamento del fisco
Il decreto del Mef 13 febbraio 2025 ha previsto l’estensione delle modalità di versamento della tassa automobilistica erariale. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento dello scorso 27 marzo, ha esteso le modalità di versamento mediante mod. F24 alle somme dovute in relazione alla tassa automobilistica, a seguito dell’atto di accertamento emesso dal Fisco.
Per consentire il versamento delle somme dovute con il modello F24 ELIDE l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 21/E del 28 marzo 2025, ha istituito i seguenti codici tributo:
- ‘A503’ denominato ‘Tassa automobilistica erariale – Atto di accertamento’;
- ‘A504’ denominato ‘Tassa automobilistica erariale – Sanzione – Atto di accertamento’;
- ‘A505’ denominato ‘Tassa automobilistica erariale – Interessi – Atto di accertamento’.
Per il pagamento delle spese di notifica degli atti emessi dagli Uffici, si utilizza il vigente codice tributo ‘A100 – spese di notifica per atti impositivi’.
Iva - Rimborso dell’eccedenza d’imposta detraibile in caso di ‘realizzazione di opere su beni di terzi’
All’Agenzia delle Entrate sono arrivate richieste di chiarimenti in merito alla rimborsabilità dell’eccedenza Iva detraibile ‘per opere realizzate su beni di terzi’, come ad esempio i lavori di ristrutturazione o di manutenzione.
Con la risoluzione n. 20/E del 26 marzo 2025 l’Agenzia ha fornito indicazioni per le ipotesi nelle quali l’Iva è stata assolta dall’esercente attività d’impresa o di lavoro autonomo in relazione ai lavori sopra espressi effettuati su beni di proprietà di terzi, che presentano un nesso di strumentalità con l’attività svolta.
Le indicazioni dell’Agenzia intendono adeguare la prassi a quanto stabilito dalla sentenza n. 13162/2024 della Corte di cassazione. I giudici di legittimità hanno parificato sul piano sostanziale ‘detrazione’ e ‘rimborso’ dell’Iva. Inoltre, hanno chiarito che la nozione di ‘beni ammortizzabili’, contemplata dall’articolo 30, comma 2, lett. c) del Dpr 633/1972, ‘deve necessariamente essere estesa ai beni che, pur stricto sensu non ammortizzabili, sono comunque destinati all’esercizio dell’impresa per un periodo di tempo medio-lungo, appunto quali ‘investimenti’ (beni strumentali)’.
Alla luce della sentenza delle Sezioni Unite n. 13162 del 2024 non sono da ritenersi più attuali le indicazioni fornite sul punto dalla risoluzione n. 179/2005. La conseguenza è che ‘l’esercente attività d’impresa o di lavoro autonomo ha diritto, al ricorrere di tutti gli altri requisiti richiesti dalla normativa, al rimborso dell’Iva per i lavori di miglioramento, trasformazione o ampliamento dei beni dei quali ha disponibilità in virtù di un titolo giuridico che ne garantisca il possesso ovvero la detenzione per un periodo di tempo apprezzabilmente lungo’.
Naturalmente il rimborso spetta al ricorrere dei presupposti generali di detraibilità dell’Iva, come la strumentalità dei beni stessi all’esercizio dell’impresa per un periodo di tempo medio-lungo, quali investimenti che richiedono un impiego di risorse finanziarie non contabilizzate come costo di un singolo esercizio.
Calendario Fiscale
Le date importanti